L’Agenzia delle Entrate ribadisce le regole per la realizzazione dei lavori e le spese per l’acquisto degli arredi

Chi acquista un immobile ristrutturato dall’impresa di costruzione o ristrutturazione, e usufruisce della relativa detrazione sul prezzo di acquisto, può anche ottenere il bonus mobili. L’importante è che la data dell’acquisto dell’immobile sia precedente a quella di acquisto dei mobili.
Ristrutturazioni e bonus mobili, il dubbio
Un contribuente ha scritto alla posta di Fisco Oggi perché aveva acquistato da un’impresa di costruzione un immobile ristrutturato per il quale avrebbe usufruito del bonus 50%.
Il contribuente ha quindi chiesto all’Agenzia delle Entrate se avesse diritto anche al bonus mobili per gli arredi acquistati dopo il rogito.
Ristrutturazioni e bonus mobili, occhio alle date di lavori e bonifici
L’Agenzia delle Entrate ha ricordato che il bonus mobili ed elettrodomestici spetta ai contribuenti che hanno realizzato interventi di recupero del patrimonio edilizio sull’immobile da arredare.
Tra gli interventi che danno diritto al bonus mobili ci sono anche quelli di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile.
In questo caso, la detrazione del 50% per gli interventi edilizi, calcolata su un importo pari al 25% del prezzo dell’abitazione, spetta all’acquirente o assegnatario delle singole unità immobiliari, cui compete anche la detrazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare l’immobile ristrutturato.
Per ottenere il bonus, spiega l’Agenzia, è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i mobili. Nel caso di acquisto dell’immobile da imprese, per data di inizio lavori deve intendersi quella di acquisto o di assegnazione.
Bonus mobili, può ottenerlo chi installa un impianto di climatizzazione
L’Agenzia delle Entrate torna sulla qualificazione degli interventi che danno diritto alla detrazione fiscale

Chi installa un impianto di climatizzazione invernale ed estiva può ottenere il bonus mobili. Lo ha ribadito l’Agenzia delle Entrate rispondendo alla domanda di un contribuente alla posta di Fisco Oggi.
Bonus mobili e installazione di un impianto di climatizzazione
L’Agenzia ha spiegato che l’installazione di un condizionatore a pompa di calore su un immobile residenziale rientra tra gli interventi di manutenzione straordinaria per i quali si può usufruire della detrazione Irpef del 50% della spesa sostenuta.
Di conseguenza, l’intervento consente di usufruire anche della detrazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.
L’Agenzia ha ricordato che la circolare 19/2020 ha precisato che per beneficiare del bonus mobili è necessario che l’intervento sull’abitazione sia riconducibile almeno alla manutenzione straordinaria e ha chiarito che rientrano in tale categoria l’installazione o l’integrazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore.
Bonus mobili, come funziona la detrazione
Ricordiamo che il bonus mobili è una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di un intervento di ristrutturazione.
A prescindere dall’entità delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione o l’acquisto dell’immobile, l’importo massimo di spesa detraibile per i mobili e gli elettrodomestici è fissato a 16.000 euro, IVA compresa.
Bonus mobili, tetti di spesa e tempi da rispettare
La data di acquisto dei mobili e grandi elettrodomestici deve essere successiva a quella di inizio dei lavori di ristrutturazione

“Ho aperto la pratica Cila per ristrutturare l’appartamento di proprietà all’inizio del 2020. In seguito, ho acquistato l’arredamento pagando con bonifico parlante un acconto di 5.000 euro e, successivamente, il saldo di 8.500 euro. La somma delle fatture supera il tetto massimo previsto per la detrazione. Come le devo inserire nella dichiarazione dei redditi?”
Questa domanda è stata rivolta alla Posta di FiscoOggi, la rivista dell’Agenzia delle Entrate.
L’Agenzia risponde sottolineando innanzitutto che nel quesito non è chiaro quando sono stati acquistati i beni destinati all’arredo dell’appartamento ristrutturato, né risulta specificata la tipologia degli stessi beni acquistati e la data di inizio dei lavori di ristrutturazione.
Ad ogni modo – prosegue la risposta -, ipotizzando che siano stati acquistati beni per i quali si abbia diritto alla detrazione e che entrambi i pagamenti siano avvenuti nel 2020 (quando il limite massimo di spesa detraibile era pari a 10.000 euro), il contribuente dovrà indicare nella dichiarazione dei redditi (nel rigo E57 – colonna 2 “Spesa arredo immobile” – del modello 730, o nel rigo RP57 se compila il modello Redditi Pf) l’importo massimo ammissibile di 10.000 euro.
Infine, l’Agenzia ricorda che, per poter richiedere legittimamente la detrazione, la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione deve essere precedente a quella in cui si acquistano mobili e grandi elettrodomestici. Non è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.
Bonus mobili, occhio alla data del bonifico
L’Agenzia delle Entrate torna sulla tempistica dei pagamenti per chi acquista arredi contestualmente a un intervento di ristrutturazione

L’acquisto di arredi, contestualmente alla realizzazione di un intervento di ristrutturazione, dà sempre diritto al bonus mobili? La risposta è no, perché è necessario rispettare delle condizioni.
La spiegazione è arrivata dall’Agenzia delle Entrate, che ha risposto al quesito di un contribuente sulla posta di Fisco Oggi.
Bonus mobili e acquisto caldaia
Un contribuente si è rivolto all’agenzia spiegando di aver acquistato dei mobili con bonifico parlante. L’acquisto dei mobili è avvenuto prima dell’acquisto di una caldaia per la sostituzione di quella presente nell’abitazione.
Il contribuente ha quindi chiesto se, anche in questo caso, è possibile usufruire del bonus mobili.
Bonus mobili, conta la data del bonifico
L’Agenzia ha spiegato che il bonus mobili ed elettrodomestici spetta ai contribuenti che hanno realizzato determinati interventi di recupero del patrimonio edilizio e usufruiscono della relativa detrazione. La sostituzione della caldaia, in quanto intervento diretto a sostituire una componente essenziale dell’impianto di riscaldamento, è riconducibile alla manutenzione straordinaria e, come tale, permette di beneficiare del bonus.
Tuttavia, ha sottolineato l’Agenzia, una delle condizioni poste dalla norma per ottenere l’agevolazione è che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i mobili.
Nel caso indicato, pertanto, il contribuente che ha acquistato e fatto installare la caldaia dopo aver comprato i mobili destinati all’arredo dell’abitazione non può usufruire del bonus mobili.
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